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  • Immagine del redattoreAngela Catrani

Agenzia letteraria: ultima spiaggia?

Aggiornamento: 12 giu 2022


Mi rendo conto che questo post dispiacerà ad alcune persone, ma è assolutamente importante che io lo scriva e dissipi alcuni dubbi.

Ho deciso infatti di essere più selettiva per quanto riguarda i progetti che prenderò per l'Agenzia Rottermaier.


Sempre più spesso vengo contattata da persone che scrivono narrativa o progettano albi illustrati chiedendo di poter essere seguiti da me come Agente. Io leggo, fornisco consigli, sia via email che per telefono, e poi, alla fine, dopo che una parte di lavoro è stata avviata, mi viene detto che il progetto è già stato sottoposto agli editori, a una serie di editori, a pochi editori, non importa: quel progetto gira da qualche tempo.


E io, che ho lavorato e fornito consulenze non pagata (perché il lavoro come editor rientra all'interno del contratto d'Agenzia) - rimango con il classico cerino in mano.


Ecco, non funziona esattamente così.


L’Agenzia non DEVE essere l’ultima spiaggia dopo aver inviato il vostro progetto a tutti gli editori possibili.

Gli editori investono sui progetti e sulle persone: e come io, da editor, posso riscontrare dei buchi narrativi o fragilità espositive, così anche i colleghi editor che lavorano per le case editrici rilevano la medesima cosa. Certe mancanze sono evidenti! La differenza, forse, è che io sono una editor freelance e posso lavorare sulle storie, invece i colleghi, che spesso sono da soli a portare avanti collane editoriale con 100 uscite l’anno, semplicemente non possono farlo.


In questo ultimo anno sto vendendo diverse storie, e sono tutte storie nate direttamente in seno all'Agenzia, mi piace pensare “nate per me”, anche se è presuntuoso dirlo (ma estremamente gratificante :-) ).

Il rapporto che un Agente crea con gli autori e gli illustratori è un rapporto di fiducia e di stima. Sui progetti si lavora tanto, ci si mette cuore, competenza, passione, mestiere: credo sia importante ricordare che parliamo di mestieri artigianali, dove a fianco di un autore intervengono altre figure professionali come editor e redattori.

Nessun progetto editoriale nasce dalla penna dell'autore già concluso, così come nessun progetto illustrativo nasce dal pennello dell'illustratore già pienamente definito: io credo che questa sia una pia illusione, forse ammantata di quella magia che rende il mestiere di scrittore meglio di quello che non sia.


Sarà poi compito dell'Agente vendere il progetto agli editori, all'editore migliore per quel progetto!


Il libro in copertina è L'ultima spiaggia, con testo di Patrick Lewis e illustrazioni del meraviglioso Roberto Innocenti per La Margherita editore, traduzione di Alfredo Stoppa. La prima edizione italiana di questo libro venne pubblicata dalle Edizioni C’era una volta, pregevole casa editrice diretta da Alfredo Stoppa.





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